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Chi Siamo


Argomenti umani nasce nel 2000 da una 'costola' della rivista fiorentina "Il Ponte", che la nostra società editrice ha pubblicato per oltre un anno.


Testata e società editrice si divisero, pur mantenendo cordiali rapporti di amicizia, per il tradizionale dissenso politico tra sinistra 'antagonista' e sinistra 'di governo'. Argomenti umani si impegna, infatti, nella ricerca per il rinnovamento del socialismo europeo che, dopo un secolo di successi nella riforma dello Stato e del sistema capitalistico, nella prospettiva della democrazia e della giustizia sociale, deve affrontare le profonde trasformazioni dell'economia globalizzata e della rivoluzione tecnologica, che impongono nuove categorie di analisi e nuovi orizzonti progettuali. Ciò è vero per i socialisti, ma anche per le altre culture riformiste del mondo come i cristiano-sociali e i liberal-democratici, o come i movimenti democratici che sono nati in Asia, in Africa e in Sud America per combattere il colonialismo, e che ancora debbono affrontare conflitti durissimi e talvolta sanguinosi.


Il necessario rinnovamento culturale, però, in Italia si svolge nel corso di una crisi che ha anche carattere nazionale per il vulnus alla Repubblica democratica e al nostro sistema economico e sociale inferto dal berlusconismo come espressione peculiare dell'antipolitica, dell'iperliberismo antistatale privatista e localista.


Il rilancio degli ideali di giustizia sociale propri del socialismo richiede, oggi, una nuova visione delle aspirazioni alla libertà individuale, un nuovo nesso logico, etico e ideale con la questione dei diritti umani e civili, non disgiunti da una grande forza morale che aiuti a superare i molti ostacoli di un cammino di liberazione, che sarà ancora lungo.


L'uomo non è divisibile nei suoi diversi aspetti: la persona è una realtà intelligente e unica e come tale deve essere padrona del proprio destino, delle opportunità di realizzazione di sé e di ricerca della felicità. Per questo ci siamo chiamati e ci chiamiamo "Argomenti umani" e abbiamo fatta nostra quest'espressione che Dante usò nel secondo canto del Purgatorio per indicare i remi e le vele, "strumenti dell'uomo" materiali e faticosi, paragonandoli e opponendoli alle ali degli angeli, strumenti sovrannaturali di divina leggerezza.


Si richiamano così - anche secondo la lettura di Fortini e di Sereni - le sfide e l'avventura dell'uomo di oggi: l'alternativa tra la potenza superumana dell'economia e del mercato e l'intelligenza, la volontà, il sapere, la socialità, la politica, gli "strumenti umani".







Biografia del Direttore 
Andrea MargheriIl_Direttore_Andrea_Margheri.html